Emozioni, divertimento e “allegra follia artistica” per gli studenti del nostro Liceo al Festival Chièdiscena

 Per la prima volta quest’anno il nostro Liceo dal 10 al 20 aprile ha partecipato al Festival di teatro amatoriale "ChièdiScena", svoltosi a Gioia del Colle e ad Acquaviva delle Fonti, e lo ha fatto con ben tre spettacoli teatrali, a conferma del ruolo sempre più centrale che hanno oggi il cinema e il teatro nel mondo scolastico e in particolare nel nostro liceo. Attori e artisti di alto calibro (Elio Germano, Pupi Avati, Pierfrancesco Favino, Paola Cortellesi) hanno sottolineato recentemente e più volte l’importanza dell’introduzione dell’insegnamento di cinema e teatro nelle scuole italiane.


“Sic! ProgettAzioni Culturali” ha organizzato l’edizione 2024 del Festival Chièdiscena, con il patrocinio dei Comuni di Gioia del Colle e Acquaviva delle Fonti, in partnership con l’IISS “Canudo Marone Galilei” di Gioia del Colle e l’IISS “Rosa Luxemburg” di Acquaviva delle Fonti, , in collaborazione con Casa dello Spettatore, un’associazione culturale formata da mediatori teatrali, che organizza progetti e corsi di didattica della visione per l’educazione al teatro e la formazione del pubblico...

La Prof. Marzo, che accompagnava uno dei due gruppi, ci ha raccontato come l’associazione organizzatrice è stata bravissima nell' intrattenere i ragazzi con attività ludiche e divertenti e contemporaneamente valorizzare la città ospitante.

Sogniamo un futuro, non troppo lontano, in cui queste cose possano accadere anche nel nostro territorio!

Di seguito le dichiarazioni degli studenti e dei docenti del Liceo De Sanctis Galilei coinvolti in questa fantastica esperienza, diretta testimonianza di quanto siano importanti questi eventi e di quanto il nostro Liceo tenda a valorizzare a 360° lo studente. 

 

GLI STUDENTI-TEATRANTI

Marco Pesare (direttore di scena) -  Si respirava tensione, soprattutto tra di noi,  forse perché  tutto avveniva al di fuori delle mura scolastiche. A creare agitazione è stato anche l'ambiente del teatro e la presenza di un pubblico numeroso. Eravamo tutti molto concentrati.



Roberta Desantis (attrice)
 -  Eravamo tutti carichi di adrenalina, emozionati per questa esperienza. E' stato fantastico mostrare a tutti gli spettatori ciò che avevamo preparato. Sul palco (e non solo) c'è stata tra noi empatia e complicità, siamo stati una bella squadra.






Sofia Farina(attrice) - 
Le emozioni che si provavano erano contrastanti, ma ci siamo divertiti. Nonostante una prova per me deludente il giorno prima dello spettacolo, una volta sul palco ho trovato fiducia, tranquillità e mi sono sentita completamente coinvolta nel personaggio. Consiglierei a tutti questa esperienza, perché ti fa crescere come persona e ti consente di creare nuove amicizie.





Sofia Vitillo (attrice) -  La preparazione è stata inizialmente stressante, a causa del poco tempo disponibile per comprendere i nuovi spazi e le nuove regole di scena. Tuttavia la sensazione di adrenalina e il desiderio di dimostrare il proprio lavoro hanno preso il sopravvento. Una volta sul palco la tensione è svanita e si è trasformata in divertimento.



Gabriele Dimaggio (attore)
 -  Durante le prove si respiravano ansia e tensione, vista la complessità dell'opera da interpretare, ma l'esibizione finale è andata più che bene. Tra noi si è creato un bellissimo rapporto, che speriamo possa continuare nel tempo.


Salvatore De Pascalis (attore) - Prima dell'esibizione finale si provava tensione e ansia, ma anche felicità di presentare lo spettacolo ad un pubblico così numeroso e in un teatro vero. Alla fine della rappresentazione teatrale ci siamo sentiti sollevati ma anche vuoti di emozioni, avevamo "scaricato" tutto. Abbiamo tra noi un bellissimo rapporto e ci vogliamo tutti molto bene.



Luisanna Perrucci (attrice) - Nel corso delle prove e prima dello spettacolo finale c'era dell'ansia, moderata ma crescente man mano che il pubblico aumentava. Invece è tristezza ciò che abbiamo provato alla fine, perché era finito tutto. Siamo una piccola famiglia, tra noi c'è complicità.



Sara Lombardi (attrice)
 -  La responsabilità per la rappresentazione teatrale era grande e questo ha causato molta agitazione, ma alla fine hanno vinto la passione e la voglia di fare bene. Si è creato un bellissimo gruppo, basato sulla stima reciproca, e ciò ha facilitato sia le prove che lo spettacolo finale. Un'esperienza travolgente.




Leonardo Caldarola (attore) - 
 Le prove sono state piene di tensione, e agitazione, legate alla responsabilità di fare in modo che lo spettacolo avesse una buona riuscita. Dopo aver messo in scena l'opera l'emozione  è stata principalmente di gratitudine dovuta dall'apprezzamento del pubblico. Il rapporto di gruppo è solido, tutti noi siamo pienamente coinvolti e ci sentiamo responsabili del progetto.


Giorgia Caforio (attrice) 
- Partecipare al festival Chiédiscena è stata un'esperienza bellissima, abbiamo potuto mettere in campo le nostre competenze, divertendoci. I laboratori proposti, inoltre, erano davvero interessanti e abbiamo appreso molto. Infine, è stata un'occasione per legare di più con il gruppo. Un grazie ai miei compagni e alla Prof. Falcone che ci ha sempre supportati.


Francesca Carbone (attrice) 
- È stata un’esperienza formativa sotto tanti aspetti. Non solo un'occasione per mettersi in gioco sul palco e godersi le altre rappresentazioni, ma anche un'opportunità unica per connettersi con gli altri, divertirsi e migliorare le proprie capacità artistiche. I momenti di divertimento non si limitavano alle rappresentazioni, poiché c'erano serate di socializzazione, cene comuni e sessioni di improvvisazione che hanno rafforzato i legami tra i partecipanti e questo ha contribuito a rendere l'intero festival un'esperienza memorabile!



Giorgia Barbieri (attrice) 
- Il Festival Chièdiscena è stata un'esperienza incredibile, molto formativa, sia dal punto di vista umano che artistico. Grazie ai laboratori offerti dall'organizzazione ho appreso nuove cose rispetto alla recitazione e al teatro.





Sabrina Salimbeni (attrice) - Questa esperienza mi ha aperto le porte di un mondo completamente nuovo. Salire sul palco di un festival per la prima volta mi ha permesso di scoprire la passione per il teatro e mi ha dato l'opportunità di mettermi alla prova. Far parte di un gruppo così unito e talentuoso è stato incredibilmente bello. Abbiamo lavorato insieme con passione, divertimento e determinazione, mettendo in scena uno spettacolo che ci ha resi tutti orgogliosi. Un aspetto entusiasmante è stata l'interazione con altre scuole. Abbiamo avuto modo di fare amicizia con studenti provenienti da contesti diversi e ognuno ha portato con sé stili e talenti unici, da cui abbiamo imparato molto.




I PROFF.

Prof.ssa Angela Falcone (regia)

Non è facile coinvolgere i ragazzi in queste occasioni, ma tutto diventa più semplice mettendoci passione e trasmettendola. Queste attività sono utili perché gli studenti si mettono a tu per tu con le proprie emozioni, le quali viaggiano, dai ragazzi fino al pubblico. 

Il confronto con altre esperienze, anche con troupes di professionisti, ha messo in luce che alla base del lavoro teatrale ci sono accorgimenti e tecniche da affinare costantemente, ma abbiamo ancora una volta colto che “sentire” e padroneggiare le emozioni, immedesimarsi empaticamente nel personaggio è l’abilità regina che ha permesso ai nostri ragazzi di arrivare al pubblico, di commuovere e di fare la loro parte in quella trasformazione che, magicamente, a volte il teatro è in grado di sollecitare. Bravi tutti!

Una parola per descrivere tutto quello che è stato è… CRESCITA!

 


Prof.ssa Ilaria Marzo (regia)

I ragazzi fanno teatro per tanti motivi: perché sono affascinati da questo mondo, o perché vogliono provare  a vincere la loro timidezza, o perché sono trascinati dagli amici. E va bene così, anche perché fare teatro non significa necessariamente fare gli attori, ci sono altre mansioni fuori scena, altrettanto importanti, che  ti rendono parte integrante e fondamentale del gruppo. 

Le emozioni durante le prove per me sono sempre molto forti. Due sono le cose che proprio mi commuovono: vedere il legame di complicità che si crea tra gli studenti, una prova dopo l’altra, e scoprire quanto è facile per loro comprendere ogni singola parola di testi anche molto difficili solo perché imparano a collegarli alla storia del proprio personaggio. È la magia de teatro… ! L’emozione, poi, di offrire loro l’occasione di recitare in un teatro professionale è stata enorme, e ha ripagato tutti gli sforzi fatti. "Allegra follia artistica"…così si può definire tutto ciò che è stato!



 

 

 

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